COME STARE DI FRONTE AL REALE.
Abbiamo imparato che solo chi vive fino in fondo la realtà, per come essa si presenta, è in grado di stare di fronte alle varie circostanze della vita e di offrire – almeno tentativamente – una risposta concreta alle domande e ai bisogni di ogni uomo.
Domande e bisogni che la pandemia – anche mettendo in discussione tante nostre certezze – ha fatto emergere in modo eclatante: non si può infatti voltare pagina e tornare alla vecchia immagine di “normalità” come se nulla fosse successo; questo atteggiamento confermerebbe quanto ebbe a dire papa Francesco: “peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”.
Questa è la sfida per tutti!
Il nostro Arcivescovo, nella Proposta Pastorale 21-22, la rivolge a noi cristiani con queste parole, ripetute per ben tre volte nell’introduzione: “Come attraversiamo il tempo che viviamo, noi discepoli del Signore?”
Per sviluppare questo tema, abbiamo scelto di guardare all’esperienza di uomini, dei testimoni, che incarnino nella loro vita l’esperienza della vittoria di Cristo, di un abbraccio che consente di affrontare il bisogno dell’uomo.
“Genera solo chi è generato”. Il cristiano sa bene chi è il protagonista della storia: Cristo. Perciò solo lasciandoci generare costantemente da Lui possiamo contribuire, ovunque siamo, a generare tracce di vita e di speranza per i nostri fratelli uomini.
Vediamo insieme le tappe di questo percorso:
LA MOSTRA: La casa dell’allegria, l’Oratorio di don Bosco: “Questa casa è la mia casa!”
da Domenica 17 a Domenica 24. Via Roma (ex Sede Unicredit) La Mostra ci presenta il primo di questi testimoni: San Giovanni Bosco. Si tratta di un racconto molto semplice – pensato dagli autori per i ragazzi e, proprio per questo, adatto a tutti – ma molto attuale.
GLI INCONTRI